venerdì 26 luglio 2013

Zabattigli o espadrillas?

Zabattigli o espadrillas? Italia o Spagna?




Da sempre ci si pone questa domanda. Da dove derivano le scarpe di corda, dove sono state prodotte per la prima volta?
Finite nel dimenticatoio per anni, da qualche tempo sono tornate in auge in quel che viene definito come Fashion System e cioè quel sistema che lancia mode e tendenze.
Noi di EdG (come avete iniziato a capire) siamo al di fuori di tutto ciò, ma apprezziamo il bello e gli zabattigli (noi preferiamo chiamarli così) rientrano perfettamente in questa categoria.
Questa particolare scarpa estiva ha una storia lunghissima alle spalle, addirittura si pensa che le scarpe in corda fossero usate già ai tempi dei Romani e dei Greci.
Noi non abbiamo la certezza di chi abbia la paternità ufficiale di questo must delle calzature però siamo a conoscenza del grande impatto mondiale che ebbero intorno agli anni '60, quando nell'isola di Capri, i maestri artigiani iniziarono a produrre queste scarpe per i più grandi nomi del jet set internazionale.
A quel tempo, la suola delle scarpe veniva preparata con lunghe strisce di fogliame essiccato ed intrecciato al quale poi si andava a cucire rigorosamente a mano una tela grezza di juta o di cotone.
Gli zabattigli dovrebbero essere indossati in località di mare nelle ore di sole, proprio a ricordare il classico stile caprese (Totò amava girare per l'isola con ai piedi le leggerissime scarpe di corda) ma ormai, purtroppo, se ne vedono indossate ovunque.
Naturali al 100% sono di una comodità unica e risaputa nel mondo ma attenzione a dove e come vengono prodotte, se di bassa qualità possono trasformare le vostre passeggiate in dolorosi calvari.



Jackie Kennedy con il piccolo John John

Amarcord

Juta
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